Sai cos’è il bruxismo? Con questo termine ci si riferisce alla tendenza involontaria di serrare e digrignare i denti. Questo comportamento è particolarmente comune durante il sonno, quando il controllo cosciente sui movimenti è assente. Il bruxismo è considerato il terzo disturbo del sonno più diffuso, subito dopo il sonniloquio e il russamento, con una stima che suggerisce colpisca circa l’8-10% della popolazione. 

Un disturbo da non sottovalutare

Seppur possa apparire come un semplice tic, il bruxismo può avere effetti significativi sia sull’apparato dentario che su quello muscolo-scheletrico. Chi ne soffre, spesso si sveglia con indolenzimenti muscolari al volto e al collo, difficoltà iniziale ad aprire la bocca completamente e una maggiore sensibilità dei denti a stimoli termici o al contatto con lo spazzolino. 

Il continuo sfregamento tra i denti superiori e inferiori, infatti, provoca un logoramento dello smalto, portando ad una maggiore usura. Il parodonto e l’articolazione temporo-mandibolare sono anch’essi soggetti a stress prolungati, così come i muscoli del collo, che rimangono costantemente tesi. 

Cause del bruxismo

Le cause del bruxismo non sono ancora chiare, ma diversi fattori possono contribuire a questo comportamento. Tra i fattori meccanici troviamo l’allineamento imperfetto delle arcate dentarie e i precontatti, in cui un dente entra in contatto con il suo corrispondente prima degli altri. Al contempo, fattori psicologici, come lo stress prolungato, sono spesso associati all’insorgenza del bruxismo.

Prevenzione e trattamento del bruxismo

In caso di fastidio persistente è bene consultare uno gnatologo, che è quel dentista specializzato nella cura dei disordini temporo mandibolari, della muscolatura masticatoria e di tutte le strutture anatomiche collegate. L’esperto eseguirà un’approfondita diagnosi medica per capire il modo migliore per gestire il caso: l’obiettivo sarà quello di avvalersi di procedure conservative e minimamente invasive.

  • Una delle soluzioni preventive più comuni è l’uso di un bite, un dispositivo personalizzato simile a un paradenti. Indossato durante la notte, il bite protegge i denti dall’abrasione alleviando le tensioni muscolari del viso e del collo.
  • Tecniche di rilassamento: attività come yoga, meditazione e respirazione profonda possono contribuire a ridurre lo stress
  • Terapia comportamentale: può aiutare a identificare le cause psicologiche del bruxismo e sviluppare strategie per affrontarle.
  • Esercizi di rilascio muscolare: lavorare con un fisioterapista o un dentista specializzato può fornire esercizi specifici per rilassare i muscoli masticatori.
  • Farmaci: in alcuni casi, i medici possono prescrivere farmaci per ridurre l’ansia o per rilassare i muscoli, (come i miorilassanti).
  • Modifiche allo stile di vita: ridurre il consumo di caffeina e alcol, evitare di mordere oggetti (come penne o unghie) e favorire la qualità del sonno possono contribuire a gestire il bruxismo.
  • Trattamenti odontoiatrici: in alcuni casi, potrebbe essere necessario un trattamento odontoiatrico per riparare i denti danneggiati o per correggere i problemi di occlusione.

In ogni caso è sempre importante consultare un odontoiatra per una diagnosi accurata e un piano di trattamento personalizzato. Il bruxismo è un disturbo da prendere seriamente, non solo per la salute dentaria, ma anche per il benessere muscolo-scheletrico. 

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