Un sorriso sano e smagliante rappresenta il primo biglietto da visita di una persona: tuttavia, con il passare del tempo, fattori come alimentazione, abitudini di vita, invecchiamento e cattive abitudini possono causare l’ingiallimento o la discromia dei denti, compromettendo l’estetica del sorriso. Per questo motivo, lo sbiancamento dentale è tra le procedure più richieste in ambito odontoiatrico per ridare luminosità e brillantezza al sorriso.

Perché scegliere lo sbiancamento dentale?

Lo sbiancamento dentale permette di eliminare le discromie (ripristinando il colore naturale dei denti), di aumentare e migliorare la brillantezza e la luminosità del sorriso, migliorando sensibilmente l’aspetto estetico, con risvolti positivi anche sul benessere generale della persona.

Quali sono le tecniche di sbiancamento dentale?

Le tecniche di sbiancamento si differenziano principalmente in due categorie: sbiancamento professionale in ambulatorio e sbiancamento domiciliare (sempre sotto supervisione odontoiatrica). 

Vediamo nel dettaglio le principali metodologie.

  1. Sbiancamento professionale in ambulatorio
    Come prima cosa, si devono proteggere le gengive utilizzando la diga liquida, per evitare che entrino in contatto con il gel sbiancante che potrebbe irritarle. Dopodiché, si applica il gel sbiancante (a base di perossido di idrogeno) sui denti (alcune marche di gel vengono attivate tramite luce ultravioletta o laser, per attivare il processo di sbiancamento). Il trattamento dura solitamente 30-45 minuti e permette di ottenere risultati visibili da subito.
  2. Sbiancamento domiciliare
    Sono trattamenti con kit personalizzati. Si realizzano delle mascherine su misura (tramite il rilevamento di impronte dentali o scansioni digitali intraorali) che il paziente utilizza a casa applicando il gel sbiancante a base di perossido di carbammide. La durata del trattamento solitamente è di 7-10 giorni (in alcuni casi, in presenza di discromie importanti, il trattamento può durare anche dai 15 ai 30 giorni, a seconda delle indicazioni del professionista). Per i pazienti che soffrono di sensibilità dentale, esistono gel a concentrazioni minori, che consentono di eseguire comunque il trattamento sbiancante senza arrecare disagi o fastidi.
  3. Sbiancamento naturale e rimedi fai da te
    Capitolo a parte merita questo argomento: è importante sottolineare che molti metodi casalinghi, come l’uso di bicarbonato o limone, sono sconsigliati perché possono danneggiare lo smalto e compromettere la salute orale. È sempre preferibile affidarsi a tecniche sicure e testate da professionisti. Sono assolutamente da evitare i prodotti da banco che si possono trovare nelle farmacie o parafarmacie: i trattamenti sbiancanti devono sempre essere supervisionati da un professionista ed eseguiti con prodotti certificati e garantiti.

Perché affidarsi ad uno specialista?

Lo sbiancamento dentale, se non eseguito correttamente, può causare sensibilità dentale o danni allo smalto. Solo un dentista qualificato può valutare lo stato dei denti e delle gengive, scegliere la tecnica più adatta e garantire un risultato estetico sicuro e duraturo.

In conclusione, lo sbiancamento dentale rappresenta un valido alleato per chi desidera migliorare l’estetica del proprio sorriso, riscoprendo la bellezza di denti più bianchi e più luminosi. Affidarsi a un professionista della salute orale garantisce risultati efficaci, sicuri e personalizzati, permettendo di sorridere con fiducia e naturalezza in ogni momento della vita.

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